martedì 28 aprile 2020

STEP #11


Il Covid-19 è stato creato dall’uomo?



Il nuovo coronavirus (Sars-CoV-2) sarebbe il risultato dell'evoluzione naturale di altri virus della stessa 'famiglia' e non un prodotto di laboratorio o di ingegneria genetica (cioè non fatto dall'uomo manipolando geni virali in provetta), come insinuato più volte dall'inizio dell'epidemia. Lo suggerisce uno studio sui genomi del Sars-CoV-2 e virus affini pubblicato sulla rivista Nature Medicine.
"Confrontando i dati genetici ad oggi disponibili per diversi tipi di coronavirus, possiamo risolutamente determinare che il Sars-CoV-2 si è originato attraverso processi naturali" - afferma Kristian Andersen, dello Scripps Research Institute di La Jolla che ha condotto il lavoro.
Gli esperti hanno in particolare confrontato il gene per una proteina chiave nel processo infettivo, una proteina dell'involucro esterno del virus (chiamata 'spike', da punta o spina) che gli serve per attaccarsi, entrare e infettare le cellule umane. Spike è dotata di un 'uncino molecolare' (chiamato porzione RBD) con cui il virus si lega alle cellule umane incastrandosi alla molecola 'Ace2', (recettore importante nella regolazione della pressione del sangue). Il legame tra Rbd e Ace2 è essenziale per iniziare l'infezione. Inoltre spike ha anche una 'forbice molecolare' che aiuta il virus a penetrare nella cellula umana. Il legame tra Rbd e Ace2 è talmente perfetto (Rbd si incastra a perfezione con Ace2 come una chiave con la sua serratura o due pezzi di un puzzle), spiegano, che non può essere altro che il risultato della selezione naturale e non il prodotto dell'ingegneria genetica.
Questa e altre "caratteristiche del virus, la sequenza genetica di Rbd e la 'spina dorsale' del virus - conclude Andersen - ci portano a scartare l'ipotesi della manipolazione di laboratorio come possibile origine del Sars-CoV-2".

venerdì 17 aprile 2020

STEP #10




Il protagonista Vincent, concepito tradizionalmente, è affetto da una grave malattia cardiaca ed ha basse aspettative di vita.
Nella seconda parte del film assistiamo alla nuotata di Vincent con il fratello Anthony, geneticamente modificato, come erano soliti fare quando erano bambini: Vincent ha sempre perso, costretto a tornare a riva a causa della sua incurabile malattia. Ma dopo una vita di sacrifici, sforzi, e forza di volontà, Vincent supera il fratello che si arrende per primo.

giovedì 16 aprile 2020

STEP #09



Titolo: Plexus no. 35
Autore: Gabriel Dawe
Anno: 2016
Luogo conservazione:  Toledo Museum of Art, Ohio 

L’autore ha riprodotto un arcobaleno utilizzando 1000 fili colorati e intrecci geometrici in modo da simulare fasci di luce rifratta scomposti in 15 colori. I colori variano in base all’angolazione da cui sono osservati e creano illusioni ottiche dovute ai giochi di percezione e profondità. È la testimonianza che sia una riproduzione artificiale sia il fenomeno naturale sono in grado di stupire allo stesso modo.

sabato 11 aprile 2020

STEP #08



„Il sopraccelestiale luogo non lo inneggiò alcun de' poeti di qua mai, e mai non lo inneggerà degnamente. Ecco: e si ha a dir vero, parlando specialmente della verità. La verace essenza, che né colore ha, né figura, e non può essere toccata; che può esser contemplata solo dalla mente, reggitrice dell'anima; che è obbietto della verace scienza, ha questo luogo.“ —  Platone, Fedro, seconda orazione: 1988, XXVII




Platone elabora la teoria delle idee: l’oggetto della scienza sono le idee, entità immutabili e perfette. Esse sono una realtà e costituiscono l’iperuranio, sono i modelli e le cose sono le loro imitazioni imperfette.
Gli uomini per esprimere giudizi sulle cose non possono fare a meno di riferirsi alle idee, le cose non sono altro che il loro artificio; senza idee non potrebbero esistere le cose e viceversa.






(Fonte: https://le-citazioni.it/frasi/340247-platone-il-sopraccelestiale-luogo-non-lo-inneggio-alcun-de/ )

mercoledì 8 aprile 2020

STEP #07

ALL’AUTOMOBILE DA CORSA

Veemente dio d'una razza d'acciaio,
Automobile ebbra di spazio,
che scalpiti e fremi d'angoscia
rodendo il morso con striduli denti...
Formidabile mostro giapponese,
dagli occhi di fucina,
nutrito di fiamma
e d'oli minerali,
avido d'orizzonti, di prede siderali...
Io scateno il tuo cuore che tonfa diabolicamente,
scateno i tuoi giganteschi pneumatici,
per la danza che tu sai danzare
via per le bianche strade di tutto il mondo!...
Allento finalmente
le tue metalliche redini,
e tu con voluttà ti slanci
nell'Infinito liberatore!
All'abbaiare della tua grande voce
ecco il sol che tramonta inseguirti veloce
accelerando il suo sanguinolento
palpito, all'orizzonte...
Guarda, come galoppa, in fondo ai boschi, laggiù... 

Che importa, mio démone bello?
Io sono in tua balìa!...Prendimi!... Prendimi!...
Sulla terra assordata, benché tutta vibri
d'echi loquaci;
sotto il cielo acciecato, benché folto di stelle,
io vado esasperando la mia febbre
ed il mio desiderio,
scudisciandoli a gran colpi di spada.
E a quando a quando alzo il capo
per sentirmi sul collo
in soffice stretta le braccia
folli del vento, vellutate e freschissime...

Sono tue quelle braccia ammalianti e lontane
che mi attirano, e il vento
non è che il tuo alito d'abisso,
o Infinito senza fondo che con gioia m'assorbi!...
Ah! ah! vedo a un tratto mulini
neri, dinoccolati,
che sembran correr su l'ali
di tela vertebrata
come su gambe prolisse...

Ora le montegne già stanno per gettare
sulla mia fuga mantelli di sonnolenta frescura,
là, a quel sinistro svolto...
Montagne! Mammut in mostruosa mandra,
che pesanti trottate, inarcando
le vostre immense groppe,
eccovi superate, eccovi avvolte
dalla grigia matassa delle nebbie!...
E odo il vago echeggiante rumore
che sulle strade stampano
i favolosi stivali da sette leghe
dei vostri piedi colossali...

O montagne dai freschi mantelli turchini!...
O bei fiumi che respirate
beatamente al chiaro di luna!
O tenebrose pianure!... Io vi sorpasso a galoppo!...
Su questo mio mostro impazzito!...
Stelle! mie stelle! l'udite
il precipitar dei suoi passi?...
Udite voi la sua voce, cui la collera spacca...
la sua voce scoppiante, che abbaia, che abbaia...
e il tuonar de' suoi ferrei polmoni
crrrrollanti a prrrrecipizio
interrrrrminabilmente?...
Accetto la sfida, o mie stelle!...
Più presto!...Ancora più presto!...
E senza posa, né riposo!...
Molla i freni! Non puoi?
Schiàntali, dunque,
che il polso del motore centuplichi i suoi slanci!

Urrà! Non più contatti con questa terra immonda!
Io me ne stacco alfine, ed agilmente volo
sull'inebriante fiume degli astri
che si gonfia in piena nel gran letto celeste!




Le principali tematiche del componimento di Tommaso Marinetti del 1921 sono l’esaltazione della macchina e l’identificazione del uomo con essa.
Il poeta è devoto alla macchina e all’industria, la natura viene disprezzata al punto che la macchina trionfa su essa.

sabato 4 aprile 2020

STEP #06

Quaderni di Serafino Gubbio operatore.
Serafino è un operatore presso una casa di produzione cinematografica. il suo lavoro è quello di mettersi al servizio di una macchina e registrare le scene recitate. Egli ha un ruolo passivo nella vicenda: è un testimone che annota nei suoi quaderni le vicende dei personaggi.
In questo romanzo c’è un continuo gioco di maschere, tuttavia i personaggi risultano alienati: gli attori recitano senza nemmeno rendersi conto del ruolo che occupano in scena. Una volta terminata la recitazione sono incapaci di riconoscersi nelle loro ombre proiettate sullo schermo, ed esse risultano prive di ogni rapporto con il pubblico.
Secondo Pirandello la macchina ha invaso l’ambito umano, costringendo gli uomini a sottostare alle sue leggi e alienarsi da sé stessi. 
Serafino Gubbio rimane sconvolto dalla scena finale che ha ripreso, perde la parola e si riduce al suo lavoro che non è altro che muovere la manovella. La macchina da presa si limita a riprendere le cose senza cercare di spiegarle, solo le azioni umane dei protagonisti possono fare un film, uno spettacolo in grado di suscitare emozioni nel pubblico.

STEP #05 Alexa


Alexa, l’assistente vocale di Amazon, è l’intelligenza artificiale che permette agli utenti di interagire in modo semplice con la tecnologia.

STEP #04 Il mito dell’uomo perfetto


1883: Francis Galton pubblica un volume in cui sviluppa i temi sulla variabilità e trasmissibilità ereditaria dei caratteri umani; c’è necessità di promuovere i caratteri vantaggiosi a discapito di quelli indesiderati. L’obiettivo dell’eugenetica è quella di creare l’uomo perfetto eliminando qualsiasi tipo di gene difettoso.
Questo tema è stato affrontato in diverse opere letterarie a partire da “Frankenstein”di Mary Shelley fino ad arrivare a “Il mondo nuovo” di Aldous Huxley.
Ma se tutti gli uomini fossero creati allo stesso modo e senza difetti risulterebbero omologati e facilmente manovrabili, ad esempio da un ‘grande fratello’ come raccontava George Orwell in “1984”.
L’eugenetica è arrivata fino ai giorni nostri, tuttavia é molto differente dalla vecchia eugenetica che per volontà del potere politico cercava di modellare i cittadini a partire da uno stereotipo in modo da creare la società perfetta mentre nel contesto contemporaneo è possibile di parlare di eugenetica in termini di mentalità in quanto essa è utilizzata soprattutto nella diagnosi prenatale e sono i genitori stessi a decidere se quel determinato fattore genetico sia vantaggioso o meno.
Questi strumenti non devono mirare a una discriminazione tra individui sani o non sani ma al miglioramento della qualità di vita, evitando ad esempio la trasmissione di malattie ereditarie.



venerdì 3 aprile 2020

STEP #03 Immagine simbolo






L’acceleratore LHC (Meyrin, Svizzera) che si affianca alle sorgenti naturali di particelle elementari (raggi cosmici e sostanze radioattive), rispetto alle quali presenta il vantaggio di fornire fasci di particelle di energia, intensità e geometria del fascio ben determinate in modo da studiare le loro interazioni con la materia e la generazione di fotoni.

STEP #02 Naturale vs artificiale



Dalla definizione “artificiale” è tutto ciò che viene ottenuto tramite procedimenti tecnici. 
L’azione umana è considerata artificiale in quanto essa permette di passare dalla technè (arte in greco) alla produzione di un’opera in grado di superare ogni modello naturale. La tecnologia umana interagisce con i processi naturali, come nel caso della produzione di elettricità in cui viene sfruttata il meccanismo della fotosintesi attraverso i pannelli solari. I processi artificiali non sono altro che la riproduzione di processi naturali preesistenti: l’acquedotto è una riproduzione di un fiume che permette l’accesso all’acqua in ogni abitazione. Quindi ha senso fare una distinzione tra naturale e artificiale? Il corpo dell’uomo è un dualismo corpo anima: esso è naturale ma tutto ciò che proviene dalla sua mente artificiale. Perciò l’artificiale è sempre esistito da quando è comparso l’homo sapiens in quanto l’artificio è il risultato del suo lavoro spirituale e manuale.

STEP #01 BIS Artificiale nelle altre lingue

Di seguito la traduzione in varie lingue:

Inglese: artificial 
Francese: artificiel 
Spagnolo: artificial
Cinese: 人造的
Tedesco: künstlich
Giapponese: 人工の
Russo: Искусственный
Greco: technetos

Il significato del termine è molto simile tra tutte le lingue riportate infatti indica:
“Ciò che è ottenuto o prodotto imitando la natura per mezzo di un procedimento tecnico.”

Curiosità: tecnezio deriva dal greco technetos, esso infatti indica un elemento artificiale della tavola periodica facente parte del gruppo dei metalli di transizione.

STEP #24- SINTESI FINALE

Con il   termine   “artificiale” ci si riferisce a qualsiasi cosa sia prodotta dall’essere umano, in opposizione alle cose naturali prodo...