sabato 6 giugno 2020

STEP #22

SERIE TV


1. INFANZIA E L'ADOLESCENZA A BIOS
Gaia è molto legata a questo luogo perché è tutto quello che le ha dato un senso di appartenenza e dove ha conosciuto gli amici più cari: Tommaso e Martina. Questo collegio prestigioso ospita i bambini fino a quando non saranno in grado di vivere in autonomia, senza tutori. I tutori impartiscono loro lezioni di arte, storia e letteratura e incoraggiano la loro creatività: i loro lavori migliori vengono infatti selezionati dalla direttrice per essere conservati nella sua galleria.
Quando i ragazzi compiono quindici anni, la tutrice Lucia però decide di dire loro la verità: gli studenti sono stati creati artificialmente in laboratorio per essere dei donatori di organi e non avranno mai il futuro che tanto fantasticano di avere. C’è una rinuncia nel reagire, sia per la giovane età, sia per la minor intensità emotiva da loro provata. All’età di sedici anni, Tommaso e Martina si fidanzano. Questa è la fase della vita in cui cercano un senso di appartenenza e la propria identità.


2. IL TEMPO ADOLESCENZIALE AL VILLAGGIO 
Il gruppo di amici ha i primi scontri con la realtà quando si trasferisce nel villaggio Alfa; Gaia non vuole aprirsi agli altri studenti, ma vorrebbe stare con i soliti amici. Questi luoghi sono privi della presenza di tutori, ci sono solo studenti, i cosiddetti veterani, sono coloro che si prendono più cura dei più giovani, ma qui si impara l’autonomia e a prendersi cura dell’altro. 
Ma ancora una volta viene loro sbattuta in faccia la triste realtà: non sono altro che individui creati artificialmente per gli scopi della società. Il rapporto tra Martina e Tommaso è sempre stato solido ma un giorno Gaia confida Martina che vede Tommaso non solo come un amico ma crede di provare qualcosa per lui pur essendo conscia che il suo amore non sarà ricambiato. 
Gaia decide di partire, visto che i rapporti con i suoi migliori amici stanno radicalmente cambiando, ed inizia così la sua fase della vita come assistente ai donatori.

3. LA FASE ADULTA 
Sette anni esatti dopo la vita al villaggio, si ritrovano le due vecchie amiche: una nei panni di assistente e l’altra è già diventata una donatrice. Martina muore a seguito di un’altra donazione, mentre Gaia diventa assistente di Tommaso. Tra loro nasce l'amore, Tommaso è già donatore, ma volendo rimandare il passaggio di Gaia da assistente a donatrice per poter vivere più a lungo possibile la loro storia, si recano dalla direttrice del Bios per chiedere aiuto. La verità è che non è possibile nessun rinvio; il collegio era una piccola bolla di speranza in cui la direttrice e la tutrice Lucia hanno combattuto affinché gli studenti avessero una vita dignitosa, ma in un mondo in cui il progresso scientifico ha fatto grandi passi avanti per la cura del cancro grazie ai donatori, non c’è spazio per considerare la loro umanità. Lo scopo primario per cui sono nati deve essere portato a termine. 
Tommaso muore in seguito a un'ulteriore donazione, Gaia ora è completamente sola, senza appigli, senza la sua famiglia, senza amore. È prossima alla fine dalla quale cerca di scappare facendo l’assistente; è un modo per vivere posticipando la fase delle donazioni più che può.


Questo è un racconto sulla vita: questo dono è stato pensato ingiustamente per qualcun altro e non per i protagonisti, essi sono stati pensati e creati dall'uomo solo per un fine pratico cioè salvare la vita di qualcun altro.

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